da imprenditore a leader-
 
 
 

a cura di Carmen Del Bene

Fare l’imprenditore non è semplice e non basta avere una buona idea e finanziarla. Fare l’imprenditore richiede la messa in campo di molte competenze, sia tecnico-professionali che relazionali (o trasversali).

Proviamo a fare un elenco minimo di ciò che serve per far funzionare un’azienda, anche piccola, ad esempio un hotel turistico. Innanzitutto l’imprenditore deve “saper fare il mestiere” dell’albergatore e, quindi, conoscere il mercato e avviare azioni di marketing e commerciali per attirare clienti. Poi, deve saper produrre i servizi che il cliente si aspetta: reception accogliente e puntuale, camere pulite, cibo di buona qualità e servizi connessi al soggiorno (informazioni su spostamenti, territorio, cultura, svaghi, ecc.).

Supponendo che il nostro imprenditore sia personalmente abile in ogni ambito, ciò NON è comunque sufficiente. Serve, infatti, avere un minimo di conoscenze contabili, amministrative e finanziarie per essere in grado di monitorare i conti. Poiché, per quanto bravo, non può fare tutto da solo, deve anche avere capacità di selezionare il personale e farlo lavorare al meglio. Ecco qui che nascono le prime difficoltà: come scegliere di chi fidarsi? Certo, il consulente del lavoro aiuta a fare il giusto contratto, ma come fa l’imprenditore a “far fare bene” il proprio lavoro agli altri?
Servono le competenze di leadership, quelle attitudini che permettono all’imprenditore di dirigere, delegare e motivare i propri collaboratori. Quelle abilità che si sviluppano attraverso specifici percorsi di formazione e che si consolidano nel tempo con l’evoluzione della propria leadership personale.

In questo sta il passaggio da imprenditore a leader: l’imprenditore si occupa di fare bene e al meglio, il leader riesce a far fare bene il proprio lavoro agli altri.