Vola l’economia verde
 
 
 

a cura di Maria Pompei

Vola l’economia verde


L’economia verde è una grande opportunità: dal 2010 ad oggi ben 385mila imprese italiane hanno investito in tecnologie verdi per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni. Una quota che sale al 33% nel manifatturiero, dove l’orientamento green si conferma un driver strategico per il made in Italy, traducendosi in maggiore competitività, crescita delle esportazioni, dei fatturati e dell’occupazione nei cosiddetti Green Jobs.
Quando parliamo di Green Economy ci riferiamo all'insieme delle attività produttive che mirano a ridurre il loro impatto sull'ambiente attraverso nuove fonti di energia, innovazioni tecnologiche e riduzione degli sprechi. Questa economia verde si ispira alla sostenibilità ecologica e nel tempo è divenuta una branca importantissima per l'economia.
Nei dati Eurostat su Environmental economy - employment and growth si legge che nei Paesi dell'Unione la ricchezza prodotta dai settori dell'economia verde è passata da 135 a 289 miliardi di euro negli ultimi 15 anni, con un'incidenza sul Prodotto Interno Lordo europeo del 2,1% rispetto all'1,4% di 15 anni prima. Anche il fatturato della Green Economy è cresciuto in modo esponenziale, arrivando a quota 700 miliardi di euro.
A questi numeri si collega un boom dell'occupazione sostenibile: i Green Jobs sono aumentati in 15 anni del 49%, mentre l'occupazione nell'economia tradizionale è aumentata solo del 6%. In valori assoluti, nell'Unione Europea lavorano oggi 4,2 milioni di persone impiegate nell'economia verde. 15 anni fa erano solo 1,4 milioni. Infatti, come spiega il rapporto GreenItaly 2016 alla green economy si devono quasi 3 milioni di green jobs, ossia occupati che applicano competenze «verdi». È il 13,2% del totale nazionale, ed è una fetta destinata a salire: solo nel 2016, si legge nello studio, si conteranno ben 249mila assunzioni nel settore verde, una quota pari al 44,5% della domanda di lavoro non occasionale. Una percentuale che sale fino al 66% nel settore ricerca e sviluppo.

Ma quali competenze occorrono per lavorare nei Green Jobs?
Facciamo degli esempi sulle nuove competenze richieste nei Green Jobs anche per i profili professionali e i settori tradizionali:

· industria delle costruzioni: la transizione verso l'economia sostenibile richiede nuove competenze, come quelle degli architetti meglio formati sull'eco-design o sui nuovi materiali per l'edilizia, o di operatori capaci di ridurre gli sprechi di materiali e le dispersioni di calore per gli edifici.
· energia: dove figure come l'elettricista diventano sempre più "tecnici in campo energetico", che conoscono le fonti di energia, integrano i sistemi energetici, gestiscono progetti e valorizzano le fonti rinnovabili.
· rifiuti: dove c'è bisogno di lavoratori e lavoratrici con competenze nel riciclaggio, nelle tecniche di cernita e di ricezione, di condizionamento e stoccaggio, nella termovalorizzazione.
· idraulica: dove sono richieste formazione tecnica, conoscenza di procedure amministrative, capacità imprenditoriali e di progettazione di impianti capaci di ridurre gli sprechi e aumentare la salubrità dell'acqua.

I green jobs del futuro
Quali sono le competenze green del futuro?
La Green Economy ha innanzitutto grande bisogno di personale esperto che pianifichi la strategia aziendale in tema di impatto ambientale. Pensiamo a esempio alle competenze in:

· risk management, utile alle valutazione dei potenziali rischi sulla sicurezza del territorio derivanti dall'operato dell'azienda.
· installazione di materiali eco-sostenibili, come sistemi di riscaldamento e molti altri strumenti al servizio di case e uffici.
· installazione e manutenzione di impianti a basse emissioni di carbonio, con competenze in materia di energia intelligente.

Tra i profili dedicati allo studio e alla progettazione, le competenze maggiormente richieste dalle aziende della Green Economy sono:

· Ingegneria degli impianti (idrici, di riscaldamento, di ventilazione ecc.).
· Ricerca e Sviluppo (il 10% delle domande di brevetto italiane registrate in Europa nel 2016 riguarda innovazioni per la Green Economy).
· Meccatronica (il mix di competenze informatiche, meccaniche ed elettroniche, fondamentali per progettare motori e impianti sostenibili).

Proprio su quest'ultimo punto dobbiamo ricordare che c'è una importante relazione tra Green Jobs e Orange Jobs, ovvero i lavori connessi alle nuove tecnologie dell'Industria 4.0. Basti pensare che nel Piano Nazionale Industria 4.0 molte delle tecnologie richiamate rispondono alle necessità delle imprese di ridurre impatti di tipo energetico e/o ambientale o di rendere i processi più efficienti (ad esempio riducendo sprechi e riutilizzando materiali). Insomma: investire in termini green non porta solo benefici all'ambiente, ma anche al mondo del lavoro e dell'impresa.