I conti non tornano
 
 
 

a cura di Luca Salvi

I conti non tornano


Se aumento il fatturato guadagno di più!
Questo è il pensiero che coglie molti imprenditori nel momento in cui intravedono un’apparente ripresa della loro attività: il fatturato aumenta, le entrate pure e quindi tirano un sospiro di sollievo perché sanno che potranno pagare i fornitori, gli stipendi e tutto quanto avevano lasciato indietro.
Quando però iniziano a mettere mano ai numeri si rendono conto che i saldi dei conti correnti sono in rosso. Ma come è possibile?!
Come ci si può ritrovare in perdita, in periodo di ripresa della propria attività? Appunto impossibile perché è cosa nota a tutti: i numeri non mentono.
Eppure una spiegazione c’è ed è più semplice di quello che si possa immaginare.
L’impresa vende in perdita.
Sembra assurdo ma questo problema riguarda una bella fetta di imprenditori, siano essi competenti, incompetenti o di primo pelo che si sono ritrovati a fare impresa quasi per caso.
Ho conosciuto e conosco imprenditori che perdevano e perdono euro per tot prodotti venduti con volumi consistenti di fatturato e che impiegheranno anni prima di rendersi conto che stanno erodendo lentamente la cassa.
Per capire come e dove la propria azienda stia andando, dunque, non basta analizzare il bilancio aziendale, in quanto questo trascura molte voci che invece dovrebbero essere prese in seria considerazione prima di giungere a qualsiasi decisione, una ad esempio, è quella di fissare bene il prezzo dei propri prodotti/servizi.
Aggiungo poi che spesso quando si ha la percezione che i conti non tornino la reazione immediata è quella di mettere in atto alcune manovre di marketing per aumentare le vendite. Niente di più sbagliato perché se il prezzo non viene adeguatamente fissato, all’aumentare delle vendite corrisponderà non un aumento di utili, ma un aumento delle perdite.
Il bilancio aziendale allora non dice il vero? In parte sì e in parte no. Esso tiene conto di elementi con scarsa valenza dal punto di vista finanziario (vedi gli ammortamenti) trascurando, invece, margini di produzione e vendita. Sono dell’avviso che quando si prepara un bilancio si debba tenere conto di tutti gli elementi sia diretti che indiretti della produzione: fissare un prezzo giusto che tenga conto del lavoro, puntare sui prodotti giusti in grado di far aumentare il fatturato, disporre sempre di un minimo di capitale da canalizzare nel marketing per avvicinare nuova clientela.
La maggior parte degli imprenditori, neofiti e non, ingranano subito la quarta. Organizzano campagne di marketing degne di una multinazionale, affittano capannoni enormi e acquistano i macchinari per iniziare la produzione. Ma poi risparmiano sul controllo di gestione.
La corretta gestione del denaro porta all’aumento del fatturato e dei guadagni; gli utili, se correttamente reinvestiti, permettono di espandere l’attività e di finanziare il marketing.
I conti, dunque, devono sempre tornare.
Come fare? Bilancio alla mano dobbiamo rifarli nuovamente e considerare qualsiasi cosa, dai costi diretti a quelli indiretti, escludendo svalutazioni e ammortamenti che inevitabilmente falsano il bilancio stesso.