pest management
 
 
 

a cura di Gianluigi Marchionni

Pest management
La norma Uni En 16636, di cosa si tratta?


Praticamente cos’è il PEST MANAGEMENT?

I servizi di “Pest management” sono servizi per il controllo delle infestazioni e per la verifica dei danni che gli agenti infestanti possono provocare all’ambiente, alla salute delle persone, agli animali e ai beni, in particolare ai prodotti alimentari. La presenza di animali infestanti come topi, insetti o micro-organismi può rappresentare infatti un rischio serio per la salute pubblica in quanto possono agire come veicolo per l’introduzione e la diffusione di malattie e di possibili allergeni. Il settore della gestione delle infestazioni svolge quindi un ruolo importante nella protezione della salute pubblica, e anche nella protezione delle imprese e dei civili da danni diretti e indiretti provocati agli edifici e al loro contenuto, che possono provocare perdite significative sia in termini finanziari che di qualità della vita. Va detto che questo settore è in piena evoluzione sia sul piano scientifico che su quello tecnologico per cui a livello europeo si è sentita l’esigenza, da una parte, di fare in modo che i fornitori di questi servizi avessero delle competenze professionali adeguate e, dall’altra, di stabilire regole valide e riconosciute che venissero applicate e rispettate in tutta Europa da parte di chi opera in questo settore. La norma contiene requisiti chiari e una guida per i fornitori su come assicurare che i servizi di disinfestazione da loro offerti siano di alto livello sia dal punto di vista professionale sia qualitativo, in quanto vengono svolti minimizzando i rischi per la salute umana e per l’ambiente e stabilendo un rapporto chiaro con il cliente in merito al contenuto e all’efficacia attesa del servizio. La presenza di animali infestanti (come topi, insetti o micro-organismi) rappresenta un rischio serio per la salute pubblica in quanto possono agire come veicolo per l’introduzione e la diffusione di malattie e di possibili allergeni nella popolazione umana e animale e un danno materiale per gli alimenti e le cose. Durante la stesura della norma sono stati presi in considerazione sia gli aspetti ambientali sia quelli relativi alla salute in modo da minimizzare qualsiasi possibile impatto negativo. La norma stabilisce inoltre le competenze richieste per i differenti ruoli (personale amministrativo, addetti alle vendite, responsabili tecnici, ecc.) coinvolti nella fornitura di questi servizi. Non si applica invece al settore della protezione delle colture, alle pulizie e alle disinfestazioni di routine erogate tramite regolari contratti con imprese di pulizia. La professionalità delle aziende di servizio operanti nel settore della disinfestazione, derattizzazione e disinfezione è un requisito fondamentale per le attività di prevenzione, di monitoraggio e di lotta agli infestanti, ovvero per la salute pubblica e la sicurezza degli alimenti nell’Unione Europea e su tutte le merci e i prodotti che vengono importati. Dopo aver affrontato il picco pandemico riconducibile alla Sars-Covd-2, la richiesta di interventi di sanificazione straordinaria e di disinfezione degli ambienti per il contrasto al Covid-19, e il dibattito che ne è scaturito su media circa i requisiti che le aziende devono possedere per svolgere questi trattamenti, hanno alimentato l’interesse verso le certificazioni volontarie a garanzia dei consumatori e dei fruitori di questi servizi. Oltre alle abilitazioni previste dalla legge n. 82/94 e dal D.M. n. 274/97, unitamente alla nomina del Responsabile Tecnico aziendale presso la Camera di Commercio territorialmente competente, le aziende del settore dispongono di due strumenti normativi che definiscono i requisiti, le competenze e l’approccio metodologico delle società di servizio in tutta la Comunità Europea e delle modalità di svolgimento delle verifiche per stabilirne la conformità: la UNI EN 16636:2015 e lo Schema Cepa Certified.

Le imprese professionali che forniscono servizi di Pest Management stanno progressivamente aumentando il proprio livello di professionalità e di qualità dei servizi proposti grazie anche alla sempre maggiore attenzione nei confronti degli standard di qualità internazionali e alle pratiche eco-sostenibili richieste dal mercato e dall’opinione pubblica. A oggi, il principale riferimento volontario per la qualifica della professionalità siti del “Disinfestatore Professionale” e la norma UNI EN 16636:2015 “Servizi di gestione e controllo delle infestazioni”. Tale standard indica un approccio molto chiaro: il disinfestatore si dovrà occupare di gestire le infestazioni non solo di intervenire nell’atto il controllo. Gli scopi di questa norma comprendono la necessità di riconoscere a livello europeo la professionalità delle imprese, indicare acquisire competenze per erogare tali servizi, di offrire una capacità globale di gestione infestazioni. A questo va aggiunta la necessità di salvaguardare l’ambiente, le persone e gli animali, minimizzando l’impatto negativo dei servizi di gestione degli infestanti. Tale norma avuto particolare successo in Italia, contando il momento della redazione del presente contributo circa 160 imprese certificate. A fine di migliorarne il grado di applicazione della norma da parte delle stesse Imprese e degli Organismi di Certificazione, si è reso necessario promuovere un’attenta e scrupolosa ricognizione di tutte le caratteristiche salienti della UNI EN 16636, in modo da testimoniarne l’applicazione e, anche, di specificarne gli aspetti più professionali delle imprese e degli operatori. Per raggiungere questo obiettivo si è dovuto sviluppare una prassi di riferimento (PdR) specifica che ha visto la sua pubblicazione il 26 giugno 2020 con un documento UNI/ PdR 86:2020 riguardante linee guida per l’applicazione della UNI EN 16636.Ciò aveva lo scopo di migliorare il grado di applicazione e di implementazione di alcuni specifici requisiti della norma UNI EN 16636:2020 oltre che per fornire elementi utili chiarificatori. La PdR 86/2020 sviluppa principalmente tre aree di approfondimento:

• Area Operativa Sul campo;
• Area Formazione;
• Area Customer Care.

L’ISPEZIONE DEL SITO

Nella sezione dedicata all’operatività sul campo, il documento si sofferma sulle metodologie di conduzione dell’ispezione di un sito. Appurato il contesto normativo di riferimento del cliente, il personale addetto alle operazioni di ispezione preliminare del sito dove necessariamente raccoglie tutte le informazioni utili per valutare l’infestazione (reale o potenziale) e i fattori di rischio del sito e del cliente. A seguito di queste operazioni, l’impresa incaricata delle disinfestazioni potrà proporre un intervento a “spot”, un piano di monitoraggio/ controllo ex novo oppure valutare se diminuire/ aumentare i punti di monitoraggio e le frequenze di controllo in essere. A riguardo della valutazione del rischio, essa costituisce un elemento essenziale sia dell’ispezione iniziale, sia del processo successivo fornito da parte dei fornitori del servizio. Nella PdR si raccomanda all’impresa di disinfestazione di adottare un proprio sistema di rilevazione, fornendo a titolo esemplificativo una metodica di lavoro per individuare i rischi. Tale metodica suggerisce di individuare un valore “P” (La probabilità di rilevare l’infestante o le sue tracce, anche in funzione delle condizioni ambientali), un valore “T” (la tolleranza al rischio del Cliente, con una maggiore sensibilità per siti quali le imprese alimentari e assimilabili, sino ai valori di interesse irrilevante). D ciò ne scaturisce una matrice di rischio che può fornire un valore di Rischio “R” permettendo di determinare quali siano le azioni da applicare per ogni infestante che possono essere:

• Azioni correttive indilazionabili;
• Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza;
• Azioni migliorative/ correttive da programmare a breve-medio termine;
• Azioni migliorative programmabili non richiedenti interventi immediati.

Viene, infine, messo in evidenza che a seguito dell’analisi e della valutazione del rischio, è necessario fornire al cliente raccomandazioni chiare, soprattutto di tipo preventivo.

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

In questa sessione la PDR 86/2020 individua in contenuti essenziali di un piano formativo che sia in linea con l’appendice “A” della norma 16636:2015 ma anche e soprattutto con le indicazioni contenute nel regolamento UE 528/2012 (sui BIOCIDI) diramate dal Ministero della Salute relativamente alla figura professionale del “Disinfestatore Professionale Formato”. In particolare viene meglio configurato il ruolo del Direttore Tecnico (o responsabile tecnico) ma viene anche colmata la lacuna presente nella norma, relativamente ai requisiti minimi di aggiornamento necessari per lo stesso responsabile tecnico indicandoli chiaramente. Per fornire tutti gli elementi utili al riguardo, la PDR indica i contenuti e l’articolazione dei corsi di formazione specifici per ogni ruolo, di cui alle competenze richieste dalla UNI EN 16636, con percorsi formativi della durata variabile a seconda del ruolo:

• Responsabile tecnico: formazione iniziale 48 h;
• Utente professionale (operatore tecnico):32 h;
• Venditore (funzione tecnico-commerciale):32 h;
• Amministrazione (backoffice):8h.

Nel caso che questo percorso formativo venga affidato a soggetti esterni, e necessario che detta formazione professionale sia erogata da Enti e Società, quali fornitori di formazione non formale, attualmente in base alla UNI ISO 21001.

VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL SERVIZIO:

L’area relativa al “customer care” mette in evidenza e ricorda come la norma sia orientata alla tutela del cliente, fornendo indicazioni sulle modalità di gestione delle seguenti fasi:

• Contatto con il cliente;
• Ispezione e valutazione del sito, compresa la valutazione del rischio;
• Elaborazione della proposta formale per il cliente;
• Predisposizione e la compilazione del rapporto di servizio delle raccomandazioni;
• Conferma di efficacia.

Nel caso di clienti complessi quali industrie alimentari, industrie farmaceutiche o parafarmaceutiche, grandi industrie o clienti particolarmente sensibili a infestazioni (per esempio discariche, ospedali, ecc.) l’ispezione, con relazione documentata, è sempre necessaria. Invece, per clienti di dimensioni modeste e già note all’esperienza dei fornitori di servizi (per esempio bar, ristoranti, ecc.) è sufficiente fornire tutte le informazioni richieste e procedere senza necessariamente effettuare un’ispezione sul campo prima dell’esecuzione del servizio eventualmente concordato con il cliente.

Nelle appendici della PDR è possibile trovare la modulistica di riferimento per la gestione del primo contatto con il cliente, per il rapporto di ispezione nella sua interezza, per effettuare le verifiche in affiancamento sul campo del personale. È necessario sempre effettuare un riesame del servizio al fine di confermare l’efficacia del servizio proposto, considerando il contratto iniziale, le istruzioni operative, i reclami e i servizi supplementari e/o straordinari concordati ed effettuati. Nel riesame dell’efficacia del servizio, da effettuarsi a intervalli concordati, si dovrebbe confermare che i risultati raggiunti siano conformi agli obiettivi presenti nel piano concordato con il cliente; qualora ciò non dovesse verificarsi, sarà necessario analizzare le cause e agire di conseguenza con azioni correttive e, se necessario, anche con una nuova proposta operativa.

Anche le ispezioni periodiche e le analisi degli andamenti di infestazione dei report e dei monitoraggi e degli interventi possono costituire una conferma dell’efficacia. Tuttavia, anche l’assenza di segnalazioni o reclami da parte del cliente, per quanto concerne gli interventi occasionali o contratti verbali, può costituire una conferma della validità del servizio. Inoltre, la PDR fornisce indicazioni utili sulla corretta gestione dei rifiuti derivanti dalle attività di pest control e indicazioni in merito alla valutazione di conformità di terza parte.

Per quanto concerne quest’ultimo punto, tra i vari aspetti presi in considerazione, il documento indica i criteri di competenza del gruppo di verifica: il gruppo di verifica deve essere necessariamente composto da almeno un auditor qualificato per la certificazione di sistema o di prodotto/servizio con esperienza pregressa di almeno due anni nella certificazione di sistema e/o prodotto in settori affini (esempio aziende con sistema certificato nel settore della disinfestazione e/o nel comparto alimentare). In assenza di tali requisiti, il team di audit deve essere supportato da uno o più esperti con dimostrata conoscenza ed esperienza professionale di almeno due anni nel settore del “pest management”. La UNI/PdR 86:2020 si pone come un nuovo E completo strumento per migliorare l’applicazione della norma UNI EN 16636:2015.

La norma, rappresentando un riferimento importante per un’ampia parte del mercato, sia pubblico che privato-compreso il settore alimentare, che richiede servizi di pest control qualificati- a cinque anni dalla sua pubblicazione necessitava certamente di un’azione di controllo e aggiustamento, al fine di garantire concretamente le esigenze dei consumatori e allo stesso tempo aumentare il grado di fiducia nei confronti dell’impresa e professionali di disinfestazione certificate.